All'inizio della strada sono presenti, alla destra e alla sinistra per far si che che siano ben visibili, due cartelli che indicano divieto di transito ai camion.
Fino a qualche tempo fa i due cartelli erano completati da una indicazione fondamentale: il transito era vietato ai camion che avessero un'altezza superiore ai 3,40 metri.
Questo perché a quattrocento metri dall'incrocio ci si imbatte nel ponte dell'autostrada A3.
Questo ostacolo non c’è vero di superarlo anche se qualcuno ci ha provato restando incastrato tra la strada e il ponte.
Ho assistito a una soluzione davvero geniale: sgonfiare le gomme di quel tanto che risultò sufficiente a ridurre l’altezza dell’automezzo.
Vero è che seppur raramente dunque, ogni tanto un qualche autista riusciva a non vedere il riferimento all'altezza o non aveva ben a mente la grandezza del proprio automezzo.
O anche pensava a un avviso “esageratamente cautelativo”.
Vero è anche che non sono ben certo che l’altezza segnata corrisponda a quella reale.
Dunque un qualche camion arrivato all'altezza del ponte era costretto a far marcia indietro per tutti i 400 metri percorsi.
Spesso e volentieri aiutato dai residenti e dal suo compagno di viaggio che provvedevano a bloccare il transito delle auto all'inizio della strada.
Altre volte si son visti arrivare, rivestiti della loro autorità, rappresentanti della polizia municipale che creando più confusione di quanta già non ce ne fosse stata, han provveduto loro malgrado ad agevolare la manovra.
Da qualche tempo quindi, c'è un qualcuno che “là dove si prendono le decisioni importanti e fondamentali per il bene della viabilità comunale” ha avuto la brillante idea di decidere che l'avviso relativo all'altezza massima transitabile andasse eliminato, lasciando intendere che la via è vietata al passaggio di tutti i camion.
Tutti: di qualsiasi tipo, forma, grandezza e altezza, ma dunque solo dei camion.
la prima che qualsiasi altro veicolo diverso da un camion, ad esempio gli autisti dei pullman turistici, ritengano che per loro il transito sia permesso;
la seconda che i camion passino tutti indistintamente: ovviamente "di qualsiasi tipo, forma, grandezza e altezza”.
Però tutti i veicoli che risultano essere di una altezza superiore ai 3,40 metri previsti si fermano dinanzi all'evidenza di non poter continuare il percorso baldanzosamente iniziato (il baldanzoso non è casuale, ma indica un tenore di velocità al di sopra di quanto la strada consenta) e son costretti a una retromarcia che mette a dura prova l'abilità degli autisti.
Autoarticolati, autocarri e dunque anche i pullman turistici: tutti che tra le maledizioni e le bestemmie degli autisti e dei loro collaboratori di turno sono costretti a compiere lo stesso percorso all’inverso ma a marcia indietro.
Cosa che per un autoarticolato non è affatto agevole.
Non permettendo la strada la possibilità di invertire semplicemente il senso di marcia.
Chiamare l'autorità non serve a nulla pur se ogni volta ci provo.
L’ultima quest'oggi: seppure questa fosse da ritenersi una emergenza - ma certum non est - non c'è personale disponibile da far intervenire; tutti a far servizio presso le scuole.
Dunque appena possibile.... certo: quando non ci sarà più bisogno!
Ho sottolineato che sarebbe meglio ripristinare l'indicazione dell'altezza massima transitabile: faremo la segnalazione, la risposta all'altro capo del telefono.
Il solito plurale maiestatis usato quando si colloquia con un qualsiasi personaggio della pubblica amministrazione: cioè chissenefrega.
Sappiamo che il plurale in alcuni casi si usa proprio per disimpegnarsi.
FOTO: ARCHIVIO PERSONALE
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