Anno1832: Ferdinando II emana un editto per la regolamentazione della pulizia delle strade.
Il primo e assoluto esempio di regolamentazione di una specie di raccolta differenziata dell'immondizia antelitteram.
Non riguardava solo Napoli, giacché quei provvedimenti vennero adottati in tutto il Regno delle Due Sicilie, in base a diverse Istruzioni emanate dall'apposita magistratura della salute pubblica come strumento di prevenzione del colera, che in quel periodo affliggeva diversi Paesi europei.
Le ordinanze prefettizie, che rigirarono nel luglio del 1832 ai diversi circondari e mandamenti di tutte le province del regno quelle istruzioni, prevedevano in particolare, al titolo I (Nettezza delle strade, ed altri siti), quanto segue:
Erano anche previste norme particolari per i rifiuti delle industrie, le quali dovevano essere situate in luoghi segregati e distinti dall'abitato.
Art. 1. Tutt'i proprietarii, o fittuarii di case, botteghe, cortili, e giardini saranno tenuti...a far ispazzare innanzi a' medesimi in ogni giorno di buon mattino.
Art. 2. Le immondezze saranno raccolte in un angolo lateralmente alle rispettive porte, senza avvicinarle alle abitazioni contigue.
Art. 3. Restano vietati sulle strade, e ne' recinti qualunque gli accomulamenti d'immondezze, tranne i momentanei, de' quali si è parlato nell'articolo precedente, di calcinacci, rottami, e sfabbricine, come del pari che vi si gittino delle acque lorde, incomode, e nocive alla respirazione.
Art. 4. I proprietarii, e locatarii di stalle, e rimesse faranno giornalmente togliere al sorger del giorno, e portar via il letame dalle medesime o vendendolo, od avvalendosene per le campagne di loro proprietà…
Art. 5. A niuno sarà permesso di aver dentro gli abitati delle stalle permanenti ad uso d'interi armenti di pecore, di capre, o di altra specie di animali gregarii, ch'eccedano il numero di trenta.
Art. 6. In ciascun Comune saranno destinati dalle Autorità Municipali de' mondezzai incaricati di pulire le strade, ed a caricare, e portare nelle campagne le materie indicate…
Art. 7. Non sarà accordata sotto qualunque pretesa la nocevole pratica di scavare de' fossi nell'abitato per raccogliervi il letame, e macerarlo per uso di cancime, e tanto meno lungo le pubbliche strade.
Art. 8. Dal primo di giugno fino a tutto settembre di ciascun anno i proprietarj, o locatarii saranno espressamente tenuti di far innaffiare due volte al giorno quella parte di strada, ch'è sita innanzi alle loro case, botteghe, a' loro giardini, cortili ec. ec. Il primo innaffiamento dee precedere lo spazzamento delle strade al mattino; l'altro avrà luogo verso le ore ventuno.
Art. 9. Tutt'i proprietari di case...saranno obbligati di far costruire a di loro spese un recipiente, o come altrimenti dicesi, un chiusino nel recento de proprii cortili, atto a raccogliere le acque fetide, ed immonde, affinché le stesse non fluiscano sulle strade in danno della pubblica salute per delle buche che abusivamente soglionsi tenere accosto ai portoni...
Erano anche previste norme particolari per i rifiuti delle industrie, le quali dovevano essere situate in luoghi segregati e distinti dall'abitato.
Per esse si provvide generalmente con condotti sotterranei...per incanalarvi le acque, o altri materiali guasti risultanti dalla lavorazione.
Ma anche, specie per i laboratori chimici e le officine degli ottonari, ed altre di simil natura, che per lo sviluppo di certi particolari gas dipendenti dalla liquefazione di alcuni metalli potevano alterare la salubrità dell'aria, per mezzo di fornelli con cappe, e lunghi cammini, superiori alle circonvicine abitazioni, ed atti a portare i suddetti gas al più alto che sia possibile per farli disperdere da' venti, e neutralizzare dall'aria atmosferica.
I contravventori sarebbero stati multati (per un importo compreso fra 5 e 29 carlini) e puniti con la reclusione da uno a tre giorni.
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Anno 2014. A Scafati. Amministrazione attuale.
Scafati manca totalmente di fogne.
La raccolta differenziata avviene fermo restando la buona volontà dei cittadini che vanno alla ricerca delle campane per depositare i vetri e acquistano a proprie spese i bidoni per raccogliere solido e umido.
Raccolgono invece la carta e la plastica con pazienza per poi depositarla al centro di raccolta. Cosa possibile per chi ha una automobile a disposizione.
Gli altri cercano di comportarsi al meglio possibile.
Non tutti: basta vedere la quantità di deiezioni solide di cani abbandonate in strada senza essere raccolte.
Mai visto un vigile della polizia municipale fermare un conduttore di cani per verificare la presenza del sacchetto apposito.
Le strade vengono lavate raramente - almeno credo: mai visto un lavaggio di strade in 37 anni di residenza in questo comune, ma potrebbero non coincidere gli orari - e senza alcun calendario pre-stabilito.
Gran parte del comune non ha fogne per la raccolta delle acque nere e delle deiezioni solide umane.
I condominï hanno dei pozzi neri o vasche che vengono ripulite quando esondano all'esterno.
Poi fare lo spurgo è diventato un problema: le vasche si esauriscono, il numero degli spurghi si moltiplica, il costo lievita in maniera esorbitante.
Come risolvere dunque?
E il problema è stato da tanti risolto con un allacciamento agli scarichi delle acque pluviali.
"Tutta Scafati fa così. Sopra al comune sanno tutto e fanno finta di niente".
In Via Pasquale Vitiello c'è un tombino di raccolta delle acque collegato con lo scarico fognario di un condominio prospiciente.
La pompa che sversa le acque dal pozzo dello stabile è così potente che l'acqua esce fuori zampillando sulla strada.
Accanto c'è una scuola materna privata gestita da suore.
Non capisco come sia possibile che nessuno protesti: sopratutto i genitori dei bambini che non possono non chiedersi il fetore che si spande nella via da dove provenga.
Io ci ho provato ma senza successo: ho rinunciato.
Quando piove gli effluviï che si spandono per le strade danno a credere di trovarsi in una fogna; e in effetti lo sono: le strade di Scafati, gran parte di esse cioè, sono fogne a cielo aperto con il benestare dell'amministrazione di turno.
Sì, perché si tratta di una situazione che risale a diversi decenni addietro: una amministrazione ogni cinque anni, il costo è presto fatto; almeno 7 da quando posso contare io pur se con sindaci ripetuti.
Come sempre non è una questione di "colore politico" ma di persone.
Intanto questa amministrazione pensa a rifare i marciapiedi e a sistemare lampioni, sempre che i lavori non vengono interrotti, e allora resta tutto in condizioni drammatiche come la situazione che affligge Via Pasquale Vitiello.
Si pensa a far feste, a inneggiare ai falsi trionfi spendendo i soldi dei cittadini per motivi che ai cittadini non interessano per nulla.
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