UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI NAPOLI
FEDERICO II
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalitá.
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Liborio Romano
Discusso personaggio dell’Italia risorgimentale, Liborio Romano ebbe un ruolo fondamentale nelle vicende che traghettarono le regioni dell’Italia meridionale dal Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia, che stava nascendo, guidato dai Savoia.
Aderendo alla causa risorgimentale, partecipò ai primi moti del 1820 e poi agli avvenimenti del 1848 che portarono alla concessione della costituzione da parte del re Ferdinando II di Borbone.
Nel 1860, mentre Garibaldi organizzava i suoi Mille, e mentre si avvicinava la fine del Regno delle Due Sicilie, Liborio Romano venne nominato dal re Francesco II, ultimo monarca del casato dei Borbone, prefetto di Polizia.
Conferitogli in seguito la carica di ministro di polizia, fu lungimirante nel capire in che direzione strava andando il regno, prese perciò contatti segreti con Camillo Benso conte di Cavour e con Giuseppe Garibaldi e pensò a preparare il terreno per il passaggio del Mezzogiorno dai Borbone ai Savoia.
Fu lo stesso Liborio Romano a suggerire al re Francesco II di Borbone di lasciare la capitale e di riparare a Gaeta e poi a Roma senza opporre resistenza alle truppe garibaldine che si avvicinavano alla città, con l’intento di evitare spargimenti di sangue. In questo momento arriva la sua intuizione di cooptare i più forti camorristi e delinquenti dell’epoca per tenere buona la città all’ingresso di Garibaldi.
Grazie al suo intervento si evitarono problemi di ordine pubblico e Garibaldi entrò in una città calma e tenuta sotto controllo.
Ma il prezzo da pagare per la città fu importante, vista l'escalation criminale che ne seguì.
Garibaldi confermò Romano ministro dell’interno fino al 24 settembre 1860, data in cui entrò a far parte del Consiglio di Luogotenenza. Alle prime elezioni del neonato Regno d’Italia, Liborio Romano venne eletto deputato. Ritiratosi dopo pochi anni, morì nel 1867.
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