lunedì 18 agosto 2008

"BAVAGLIO". Io lettore penso che...

Una cronaca degli ultimi 3 mesi (Maggio/Luglio) dell'anno 2008, con dei flashback risalenti a qualche anno addietro giusto per chiarire alcuni dei collegamenti "narrativi". Come leggere uno dietro l'altro gli articoli di un giornale ritagliati e conservati, dove viene raccontata la "storia" di un'Italia irriconoscibile. Leggo il libro quasi d'un fiato. Come si fà con un romanzo d'avventura. Un romanzo "avvincente e ricco di sorprese". Una piccola differenza: tutto quello che viene "narrato" è accaduto e/o sta accadendo. Una sintesi degli avvenimenti recenti di una storia contemporanea, proposta senza alcun commento; semplicemente offerta alla lettura. Neanche la più fervida fantasia di uno scrittore di romanzi polizieschi riuscirebbe a produrre una storia così "fantasticamente" irreale, ma purtroppo per noi proprio per questo quanto mai vera.
Credo o non credo a quello che ho letto? Confesso che non posso non crederci. Se le cose narrate non fossero vere, ci sarebbero state smentite e denunce. Forse il libro sarebbe stato ritirato dalle librerie. Se nulla di tutto questo è accaduto, qualcosa vorrà dire. D'altronde un continuo riscontro dei fatti, trovano conferma in quanto da me nel corso del tempo capito pur se non in maniera così chiara come il libro consente di fare. Mi chiedo perchè i personaggi che fanno parte del "racconto" continuino a restare dove si trovano. Perchè l'imbarbarimento del popolo italiano sia arrivato al punto tale da accettare con entusiasmo di essere governati da simili esseri umani, che di "onorevole" hanno molto poco. Niente in verità.
Una testimonianza intrinseca della pesante e gravosa responsabilità che cade su tutti quegli italiani, sembra incredibile che siano più della metà della popolazione!, che hanno votato questo governo ed i loro pericolosi accoliti.

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