Il giorno dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme.
Inizio dell’apoteosi finale.
Viene condensata in una sola celebrazione, in una unica giornata, l’insieme degli eventi di una intera settimana, tranne l’ultima fase.
L’avvio di Gesù verso Gerusalemme, il suo arrivo in città e l’ingresso con il gioioso corollario di coloro che deponevano rami di palma - non di ulivo! - sul cammino dell’asino che cavalcava, in segno di omaggio.
Gesù è arrivato a Gerusalemme per celebrarvi la Pasqua con i suoi discepoli.
Quale Pasqua? Quella del ricordo della partenza degli ebrei dall’Egitto verso la terra promessa, oppure quella della sua partenza da questa terra verso la Vita promessa?
Ovviamente tutti pensavano alla prima: perché avere dubbi, d'altronde?
Come e per quale motivo immaginare diversamente? non avevano neanche una presunzione di alternativa.
Loro.
Solo Lui sa: è Lui il regista delle scene finali della propria vita e di chi lo circonda.
Tutto è stato organizzato fin nei minimi dettagli; forse tranne il momento in cui la sua umanità ci è stato raccontato volesse avere il sopravvento.
Ma forse ha solo voluto insegnarci ancora una volta una cosa importante: non c’è nessun limite massimo nella sopportazione del dolore, dell'ingiustizia, della sofferenza, dell'ingiuria, dell'ignominia, del disonore per chi confida in Dio.
Quindi la cena, che sarà l’ultima; l’ultima della Pasqua ebraica e la prima di quella cristiana.
Quello che farà dire al Cristo in croce “Tutto è compiuto!”
La preghiera nell’orto degli ulivi: gli apostoli forse credevano fossero lì aspettando che spuntasse il sole per poi andar via da quella città piena di insidie e pericoli.
Credo che non sapevano di essere piuttosto tutti in attesa dell’arrivo dei soldati.
Soldati guidati da colui che era stato demandato a essere l’artefice di quel compimento.
E poi: l’arrivo in tribunale, il tira e molla tra i capi dei sacerdoti e Pilato, la flagellazione, il baratto con Barabba, la conferma di condanna alla croce l’arrivo sul Golgota, la crocifissione, la morte, la deposizione dalla Croce e la sepoltura.
Sei giorni in un solo giorno! quante emozioni per noi: usciamo dalle chiese gioiosi e con il sorriso sulle labbra, eppure non è stata una domenica come le altre questa; piuttosto una domenica di tristezza perché noi abbiamo lasciato Gesù nel sepolcro.
Ora ci saranno sette giorni in cui per dirla con Paolo Curtaz
"Il tempo della liturgia è cambiato: se normalmente comprimiamo la storia della salvezza in dodici mesi, in questa settimana la Chiesa rallenta il suo passo e lo sincronizza col suo Signore. Ora dopo ora seguiremo l'ultima settimana di vita di Gesù, immaginando, a partire dai vangeli, quale tumulto di emozioni e di pensieri devono avere attraversato le sue ultime giornate."
La sintesi che abbiamo letto verrà ripercorsa tutta giorno per giorno, passo dopo passo ripetendo parole e gesti perché ci rimangano impresse nel cuore.
Sei giorni di sintesi che si svolgeranno in sei singole giornate.
La sintesi non conteneva alcuna anticipazione sulla resurrezione!
Perché dunque sul nostro volto non si legge pentimento e contrizione?
Gesù è appena morto! e lo abbiamo sepolto.
Per chi era lì Gesù è morto lasciando delusi, avviliti e pieni di timore i discepoli, e profondamente contrite e desolate la Sua Mamma e le altre donne che lo seguivano.
In questo giorno sono quelli i momenti che abbiamo appena rivissuto.
L’ulivo… i rami di ulivo…
Nella domenica delle Palme esordiamo con la benedizione dei rami di ulivo prima di ripercorrere nel racconto del Vangelo, l’intero dramma della “Passione di Cristo”.
L’ulivo…. l’ulivo è simbolo di pace: come siamo strani…. cerchiamo di far pace con Gesù giusto prima di metterlo in croce...
Prima che venga condannato e muoia.
Ciao Gesù, scusaci se adesso per colpa nostra succederanno tutta una serie di eventi, ma vedi… se ci fossimo stati noi non ti sarebbe accaduto nulla! noi ci saremmo opposti… Però non c’eravamo… facciamo pace lo stesso…?
Penso al fatto che ci viene narrato che il Signore decise di far pace con il mondo quando, alla fine dei quaranta giorni di diluvio universale, Noè vide volare in cielo una colomba che ne aveva un rametto di ulivo nel becco.
Ecco perché l’ulivo è un simbolo di pace: è il Signore che fa pace con noi, non il contrario!
Mitologia, credenza... forse sarà così, ma è quello che mi piace credere che sia quello che è avvenuto, e che sia avvenuto proprio così...
Mitologia, credenza... forse sarà così, ma è quello che mi piace credere che sia quello che è avvenuto, e che sia avvenuto proprio così...
Gesù, noi stiamo per tradirti, tra poco ti arresteranno, ci coalizzeremo contro di te perché abbiamo paura dei farisei che ci minacciano e ti accuseremo dichiarando quel che ci han chiesto di dire contro di te.
...sì, lo sappiamo, è tutto falso... ma loro ci minacciano....!
Sarai giudicato, flagellato, condotto sul Golgota, messo in croce con altri due disgraziati che però se lo meritano e morirai.
Ma non ti preoccupare perché poi noi già lo sappiamo... tutto finisce bene! e sappiamo che poi ci perdonerai perché non è colpa nostra….
Ecco: vogliamo fare subito pace con te, perché poi dopo che sei risorto... cioè domenica prossima... dobbiamo andare a festeggiarti!
Potrebbe non esserci tempo per restare a chiacchierare con te, a chiederti di fare la pace… te lo chiediamo ora... subito… lo so, è un po' in anticipo, ma che fa? ...non abbiamo poi tanto tempo per domandarti che pensi di noi, come stai, se alla fine hai proprio sofferto come ci è stato raccontato....
E poi ci stanno i nostri parenti che ci aspettano per andare a mangiare tutti insieme… i nostri amici che stanno già al ristorante… non li hai visti perché loro non vanno a messa a Pasqua… dicono che ci sta troppa calca, troppa gente, le prediche sono troppo lunghe... i bambini danno fastidio...!
…l'indomani….? eh… il giorno dopo è lunedì: lunedì dell’Angelo! Anzi: Lunedì in Albis!
Mai capito che voglia dire ma questa è la maniera ufficiale per definire il giorno di “Pasquetta"…. una piccola Pasqua perché non è proprio Pasqua ma si fa vacanza lo stesso sia al lavoro che a scuola… sì, è festa, ma non si deve proprio andare a messa… se il tempo è buono facciamo una gitarella… ci portiamo qualcosa da mangiare… con tutto quello che è avanzato… è peccato sprecarlo!
Immagini: fonte web - La Cappellina Virtuale - Preghiere pe la famiglia.
Nessun commento:
Posta un commento