Il mare questo pomeriggio è un bel più che semplicemente "increspato".
A definirlo agitato non si ha timore di esagerare.
Non mancano, come sempre, i temerari.
Adulti, ragazzi, bambini: fendono con entusiasmo ingenuo e inconsapevole le onde che si infrangono sulla spiaggia, infilandosi nella bianca spuma dirompente di acqua.
Seduto su di un sasso osservo il mare; sento il vento infilarsi tra le pagine del taccuino; ascolto l'incomprensibile accavallarsi di voci.
Penso a quei fortunosi e forse troppo spesso sfortunati salvataggi di chi nel trarre in salvo sconsiderati bagnanti ci ha rimesso la vita.
Non mi reputo così idiota come quelli che continuano a infilarsi nell'acqua tra le onde sempre più invadenti.
Se decideste di non ritornare più a galla, non abbiate timore.
Sono qui proprio per raccontare in giro come è successo.
La vostra imbecillità non resterà nascosta.
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