lunedì 23 giugno 2008

Mezza pensione....

Vedo passarmi davanti i piatti destinati agli altri commensali.

Abbondanti e saporosi.

Contento mi frego le mani pensando a quando arriverà il mio.

La pasta è tanta e par buona,

la fame non manca,

sul ponte sventola bandiera bianca!”

Poi la delusione.

L'impressione è che il contenuto del mio piatto sia giusto la metà di quello degli altri.

Sarà colpa della “mezza pensione”?

Mi chiedo se sono il solo a “mezza pensione”; cerco di gettare lo sguardo tra i tavoli che mi stanno intorno per scoprire la presenza del biglietto rivelatore.

Sarà che come l'erba del vicino è la più verde anche il piatto del vicino è il più corposo, ma intanto a me sembra proprio che ci sia qualcosa che non va.

L'impressione è che il mio, di piatto, si svuoti prima di chi sembra aver ricevuto la stessa quantità di minestra prima di me.

Vuoi vedere che stava terminando proprio quando ho ordinato io?

Intanto sarà la fame, ma ci dò dentro col pane finchè nel piatto rimane solo la porcellana bianca.

Mi viene quasi la preoccupazione di dover scoprire la realtà di un increscioso algoritmo:
"Mezza pensione uguale mezza porzione".

Deluso e soprattutto con l'atroce dubbio che rimane, mi alzo dal tavolo, vado a pagare e salgo in camera.

Mi rifarò con la colazione.

L'indomani.

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