Piú che quello di una persona assonnata il suo é uno sguardo di un ebete.
Non si sforza di rispondere al saluto: lo ha fatto il papà, perché ripetere.
Troppo caldo, troppa fatica.
Chiedo un antiparassitario a spruzzo per l'ambiente.
I soliti incidenti estivi che fanno invadere la casa di insetti strani e sconosciuti.
Chi possiede un cane o un gatto sa di cosa io voglia intendere.
Gennarino è un cane; in verità non si gratta, non manifesta fastidi o pruriti.
Nessuno di questi esserini infernali gli si é mai trovato vicino, ma intanto qualcosa bisogna pur fare.
Quando si ha un animale per casa, non c'è niente da fare: è il primo e unico cui si dà la colpa.
Dunque dicevo: negozio per animali.
Il nome è ben chiaro di ciò che possono vendere.
Il papá del ragazzo dallo sguardo di chi si chiede cosa stia facendo lì e se è proprio vero che sia ancora vivo, risponde subito alla mia richiesta proponendomi un prodotto a suo dire corrispondente alla mia necessità.
Legge attentamente le indicazioni confermandomi la bontá della sua proposta e restando ben soddisfatto del non essersi sbagliato.
Spiega con dovizia di particolari caretteristiche, finalitá e metodo d'impiego del prodotto.
In realtà nulla di quanto non avrei potuto sapere anche io leggendo, come lui, le istruzioni presenti sul barattolo.
Mi convinco; decido di fidarmi: d’altronde è lui l’esperto.
Poggio il prodotto sul banco per prendere il portafoglio dal borsello e il ragazzo, manifestando una incomprensibile e sorprendente dose di iniziativa lo prende tra le mani e annuncia: leggiamo un po' che c'é scritto.
Che sorpresa! e io che avevo pensato male di lui: mai giudicare subito una persona, ha proprio ragione Annetta quando mi rimprovera di farlo troppo spesso e non sempre a ragione!
Mi preparo a ricredermi quando il giovane con temeraria e mal riposta supponenza, tenendo il prodotto tra le mani esclama:
Papá! ma qui c'é scritto "5-2014". Ma tu l'hai comprato a maggio? Dopo maggio, oppure prima di maggio?
La sua espressione è chiara: pensa che il prodotto sia rimasto invenduto nello scaffale e sia ormai scaduto; anzi, orrore!, che il papà sia stato imbrogliato: lo ha comprato da poco e glielo hanno venduto già scaduto!
Il papá sorpreso piú che stupito cerca, leggendo nel punto indicatogli, di capire il figlio a cosa si riferisca.
Vedo anche io per avere conferma di quel che credo si tratti: Lotto N. del 5 2014.
Prima che parli il papá intervengo io per evitare che in mia presenza possa rivolgersi al figlio evidenziandone l'imbecillaggine: ma veramente questa non é la data di scadenza ma quella di fabbricazione. Da come é scritto é ben chiaro.
Il papà aggiunge: ma è così! Mica che questi sono prodotti che scadono. Certo che é la data di produzione. Io l'ho comprato da poco! Sapete, mi spiega, sono tante le persone che hanno cani e gatti e che mi chiedono un qualcosa da spruzzare in casa. Questa specie di invasione di animali sembra sia una cosa molto diffusa quest’anno.
Decido che va bene cosí, e che é giunto il momento di pagare.
Il ragazzo sembra soddisfatto di aver risolto il dubbio e riprende a fissare il vuoto.
Poggio sul bancone ventuno euro, attendendomene in resto dieci.
Il ragazzo guarda i soldi e con voce sofferta chiama:
Papá! Vieni un poco tu qua!
Avrei voluto dirgli: cavolo, ma la cassa sta lì a fianco a te! muoviti e lascia in pace quel poveraccio di tuo padre.
Ma i figli si sa: so’ piezz’ ‘e core!
Il papá era ritornato a uscir fuori del negozio ma fa di buon grado marcia indietro; per incassare lui, il ragazzo si sarebbe dovuto spostare, forse alzarsi dallo sgabello, pigiare i tasti, prendere i miei soldi per consegnarmi scontrino e resto.
Troppa fatica! Meglio dedicare le ultime forze per portare dal banco fino alle labbra la lattina di una non saprei quale bibita che riprende a bere.
Una bella fatica! lo si vede dalla lentezza del gesto.
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