venerdì 22 agosto 2014

Caserta, morto prima della promessa di nozze: il mistero di quella manovra.

Caserta, morto prima della promessa di nozze: il mistero di quella manovra.


Ok, posso capire la commiserazione per questo trentaduenne morto per un tragico incidente peraltro da lui stesso causato e per il quale non c'é ancora una motivazione. 

Capisco che nella sua famiglia si viva una tragedia e che il pensiero dei suoi familiari e amici vada a lui. 
Ma la morte è una tragedia per tutti ed il dolore non guarda in faccia chi ha commesso l’incidente e chi lo ha subito.
Il dolore è lo stesso per tutti e tutti meriterebbero rispetto e commiserazione: gli amici e i parenti di entrambi i ragazzi defunti e che sono stati protagonisti di questa tragedia.

L’autore dell’articolo non avrebbe forse dovuto raccontare la storia anche di colui che per colpa di questo sconsiderato é morto? 

Questo è quello che leggo a firma "f.men." su "Il Mattino”: 
"Un incidente che egli stesso ha provocato, imboccando contromano la strada statale 7bis e provando, al momento dell'impatto la morte di un altro giovane rumeno, Ghorghe Imlie di 29 anni.” 

L'uno avrebbe dovuto dare "promessa di nozze" il giorno dopo, e l'altro?
Perché era per strada? Che cosa lo attendeva il giorno dopo?

Perché parlare solo di Pasquale Diana e raccontare solo la sua storia e tralasciare il ragazzo rumeno di 29 anni vittima apparentemente innocente e inconsapevole di quanto stava per accadergli? 
Che forse la vita di un ragazzo rumeno vale meno di quella di un ragazzo italiano? 
Che forse il ragazzo rumeno non ha diritto alla stessa commiserazione che l'altro? 
La sua famiglia non merita lo stesso conforto?

Un giornalista dovrebbe manifestare migliore imparzialità nella diffusione di una notizia.
I giornalisti e i quotidiani dovrebbero evitare di continuare a inculcare sentimenti di egoismo, razzismo, aggressività nelle persone mostrandole come diverse: quelle di serie A e quelle di serie B. 

Dall'articolo il ragazzo rumeno viene considerato solo quale motivo della morte dell'altro: dato che si trovava lì, quell'altro gli è sbattuto contro: come quando si racconta di un automobilista finito contro un muro.
Non conta niente il muro se non per la parte determinante che ha avuto.
Non conta niente Ghorghe Imlie  se non per la parte determinante che ha avuto.

"f.men" non so chi tu sia né lo voglio sapere, ma non mi piaci.

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