Dopo aver letto l’articolo che riporto più in basso, e poiché l’articolo non ne contempla la spiegazione mi sono chiesto, e sarò grato a chi vorrà avere la bontà di aiutarmi a capire:
Ma come è stato calcolato l’importo in lire del conto del ristorante dovendo comunque partire da una valutazione in euro?
Moltiplicando sic et simpliciter la cifra corrispondente agli euro per 1936,27 così che 10,00 Euro sono diventati 19.362 lire?
Han voluto dimostrare che se invece dell’euro ci fosse stata la lira il costo sarebbe stato non pari a dieci euro ma pari a cinquemila lire?
In base a quali calcoli e valutazioni dunque, è stato stabilito il costo?
Forse che hanno calcolato quale sarebbe stato il valore della Lira all’interno di un complesso sistematico meccanismo di svalutazioni che la lira avrebbe sicuramente subito dal 2002 a oggi, così che magari un piatto di polenta da dieci euro si è trasformato in un piatto di polenta da 150.000 lire?
Ma non credo perché questa cosa sarebbe stata a vantaggio dell’euro.
Insomma: quale sia stato il listino prezzi del menu non è dato saperlo e pertanto l’informazione è parziale, insufficiente e non fa capire se tra i leghisti ci sia una mente veramente eccelsa o una mente subnormale come in genere costoro danno dimostrazione di possedere.
A chi decidesse di aiutarmi a capire sarò davvero riconoscente.
E più dimostrano di essere subumani e più ricoprono ruoli di rilievo: d’altronde è normale che il comando sia dato a chi dimostra di essere il primo e il migliore.
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Alla festa della Lega il conto del ristorante si paga in lire.
Dalla fine di luglio l’area feste di Arcore in via Monte Santo è occupata dalla manifestazione del Carroccio.
Mercoledì 6 agosto, a partire dalle 21, oltre ad essersi assicurati la partecipazione di Matteo Salvini, il segretario federale del partito, gli organizzatori dell’evento hanno deciso di tentare un esperimento già provato in passato per far capire in che misura l’introduzione della moneta europea abbia pesato sulle tasche degli italiani: consentire ai partecipanti che hanno conservato monete o banconote oramai fuori corso di pagare il conto del ristorante in lire.
«Abbiamo deciso di far toccare con mano il peso dell’euro – ha spiegato il responsabile organizzativo provinciale del Carroccio, Andrea Villa – . Mercoledì sera i prezzi dei piatti e delle bevande saranno esposti in lire e si potrà anche pagare con la vecchia moneta». Per tutti quelli che invece pagheranno in euro, probabilmente la maggioranza, gli addetti calcoleranno il cambio.
Impossibile riscuotere l’incasso in lire
L’iniziativa, però, si limita alla boutade: il decreto Monti del 6 dicembre 2012, infatti, prevede che «le vecchie lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata e che il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato».
È quanto si è vista rispondere una donna originaria di Rovigo, ma residente a Bruxelles, che non ha potuto riscuotere la cospicua somma trovata a casa dello zio paterno, emigrato a Berlino: due miliardi delle vecchie lire, il corrispettivo di circa 1 milione di euro.
4 agosto 2014 | 17:48
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