In quel mese mi trovai a essere assunto da una azienda editoriale che mi fece firmare in anticipo una lettera di dimissioni qualora fossi partito per il servizio militare, per vedermi attribuire un incarico ben diverso che non quello per il quale avevo accumulato esperienza e formazione.
Raggiunsi dunque Cosenza andando via definitivamente da Firenze, sito di transito, passando solo per un aggiornamento dei bagagli da portare con me, Napoli: città natale che mi ha visto nascere, crescere e dal quel momento in poi giungere e ripartire con una continuità altalenante.
Furono in tanti a commentare il mio discendere dalla Toscana alla Calabria con sarcasmo e ironia.
Intanto la Calabria è la regione che più sento a me vicina!
Dopo un primo periodo nel corso del quale ho soggiornato in quello che a tutti gli effetti poteva definirsi un hotel di medio ordine - ne ricordo ancora il nome "Hotel Mondial”; chissá se esiste ancora! - per motivi economici fui costretto a pagarmi asilo in un hotel che si palesò quasi subito essere di "infimo ordine".
Vi alloggiavano sí persone che vi soggiornavano per motivi di lavoro, studio o altro, ma sopratutto si consentiva ricovero temporaneo a certe donnine succintamente vestite - devo dire che l'aggettivo "succintamente" era un eufemismo - che avevano come loro missione, ma anche come loro necessaria fonte di reddito, quella di rendere per qualche ora - si fa per dire, ma in realtà si trattava di minuti visto il tempo che la gran parte dei loro ospiti impiegavano tra l’entrare e e l’uscire - la vita piú piacevole e meno triste a signori di ogni etá.
Non saprei in vero dire se effettivamente erano allegre o meno perché piú che risate, le mura confinanti della camera in cui cercavo di addormentarmi lasciavano individuare strani rumori che rendevano incerto e agitato il mio giusto e meritato riposo.
Questa caratteristica di cui mi resi conto già nel corso della prima sera, mi diede modo di comprendere - come avevo accennato più sopra - il motivo per il quale il costo era estremamente conveniente!
La camera era di per sé abbastanza squallida; no, non abbastanza: molto; moltissimo anzi!
Letto, tavolo, sedia, una lampada che spargeva una scarsa illuminazione dal centro del soffitto, un lavandino di marmo scuro dozzinale comprensivo di gocciolatoio per piatti.
Di quelli che una volta si trovavano giá installati nelle cucine economiche delle vecchie case.
Il bagno, alla turca per rigidi motivi di igiene!, era comune a tutte le camere di uno stesso piano.
Nel corso dei mesi estivi il caldo era molto forte.
Gli ospiti fissi o di passaggio si ritrovavano tutti in cortile seduti sulle sedie sdraio per leggere o chiacchierare fino a ora tarda.
Si aspettava che l'aria iniziasse a rinfrescare per andare finalmente a dormire.
Era un albergo che per la sua economicitá era utilizzato anche dai camionisti.
Ne ricordo uno in particolare presente per una o due notti consecutive a settimana.
Arrivava con un furgone della ARTSANA che parcheggiava all'interno; riforniva di prodotti parafarmaceutici le farmacie della zona.
Non saprei dire se questa ARTSANA esista ancora o meno; questa informazione non ha alcuna importanza per quel che voglio dire.
Anche lui si fermava in cortile a chiacchierare e ogni tanto regalava in giro pacchettini di profilattici: i famosi Settebello!
Forse lo ricordo per questo suo strano modo di manifestare amicizia.
Era simpatico e cordiale.
Fu durante il periodo del mio soggiorno in questo albergo del quale non riesco a ricordare il nome, quello in cui tra gli altri libri mi capitò di leggere "Candido" di Voltaire.
Una edizione della Garzanti che ha sempre annoverato tra le sue fila i migliori traduttori all'epoca eistenti; soprattutto per le opere degli autori russi.
Poco importa questa annotazione visto che Voltaire é (di un personaggio importante si parla al presente o al passato?) francese
Quello che ricordo é di aver sottolineato i seguenti concetti:
- Dio tende al bene.
- Secondo questo principio poiché é Dio quello che ha creato il mondo in cui viviamo, questo non puó non essere il migliore dei mondi possibile.
- Nel migliore dei mondi possibile tutto quello che accade non puó non essere che la cosa migliore possibile che possa accadere.
Ora io non voglio che mi si creda uno di quei presuntuosetti che pretendono di parlare di concetti filosofici di alto livello dando lezione financo a professori e studiosi, né dare a credere di voler far mio il ragionamento che Voltaire intendeva trasmettere atteaverso i due personaggi principali della storia: Candido e Pangloss.
Non posso peró non considerare che se non mi fossi trovato nella situazione in cui oggi sono a causa di una certa cosa accaduta solo un paio di mesi fa, non mi troverei di diciannove settembre qui a Sapri, a stemperare, godendone, con bagni di mare e raggi di un docile sole, la calura che continua a solleticare sensibilmente il desiderio di frescura.
Non voglio peró neanche dire "Che fortuna che quel che é accaduto sia accaduto!" per caritá!
Anzi: nella mia ignoranza avrei pensato che se non fosse accaduto del tutto, o almeno non quando quel che è accaduto é accaduto, sarebbe stata una cosa per me molto positiva e buona.
Ma visto che é accaduto, volendo io per mia comodità personale concordare con quel che più in alto mi son pregiato di evidenziare - si tratta della solita storia del voler vedere il bicchiere mezzo pieno! questa la morale di tutto - quel che é accaduto in quel momento specifico doveva accadere perché era proprio quello che di meglio mi sarebbe potuto accadere in quel momento!
E quest'é!
Nessun commento:
Posta un commento