Fu nel corso della notte tra un venerdi e un sabato di molte settimane fa.
Sin da subito ebbe la certezza che non fosse stata una suggestione.
Quel tocco, anche se leggerissimo, fu sufficiente a svegliarlo e fargli girare la testa.
Non poteva esse stata Albertina, la moglie.
Il suo lento e ritmico russare, così regolare ne fu la conferma.
Teodoro stava girato verso l'esterno del lettone, la parte sinistra.
D'un tratto sentì una carezza correre veloce a sfiorargli la guancia destra sfuggendo rapida tra i capelli.
Dall'orecchio andando indietro.
Un tocco leggero.
Impalpabile.
Lo ha solo sfiorato ma fu sufficiente a svegliarlo.
Nel girarsi s'accorse del fuggire d'un ombra scura nel buio che oltrepassava la porta chiusa della stanza.
Teodoro ne fu sicuro da subito e senza alcuna perplessità: era stata la mamma che non ha resistito a quel gesto d'affetto.
Gli stava lontano ormai da troppo tempo!
L'avrà fatto di nascosto o avrà chiesto il permesso?
Ripensando al carattere che aveva quando era in vita, Teodoro ne fu certo: non avrà detto niente a nessuno, nè si sarà preoccupata di non farsi vedere.
Potrà mai più tornare?
Chissà! Forse l'avran messa in castigo!
Figurarsi....
Per quanto gliene sarà importato....!
Non si era trattato di un sogno: sapeva bene che le carezze nei sogni non possono svegliare.
Non si era trovato nel dormiveglia: l'auricolare infilato nell'orecchio e collegato al suo iPod aveva esaurito i brani chissà da quando.
Tacque di quella cosa con tutti; il giorno successivo e quelli seguenti.
Sperava che quella sensazione si ripetesse, e che il non parlarne consolidasse la convinzione della sua complicità.
Nessuno sa e saprà, mammina: rimane tutto tra me e te!
Già la sera successiva andò a coricarsi quasi in fretta; con l'ansia di chi è in attesa di un evento miracoloso.
Sarà una dimostrazione di cosa sia la fede essere convinti fortemente che una cosa possa accadere perché essa davvero accada?
Da bambino al catechismo gli avevano insegnato così.
Ma quella notte non venne, e più non tornò in nessuna di quelle successive.
Albertina però non seppe mai.
Teodoro continuò a custodire il suo segreto, e ancora oggi non ha intenzione di parlarne con nessuno.
Ha deciso di non pensarci più.
Di due cose è certo: quella volta è accaduto davvero e lui sa che è così e sa bene chi e come sia stato; in un qualsiasi altro momento potrà accadere di nuovo, ne è certo.
Non deve però stare lì nè ad aspettare nè a far nulla affinchè accada.
Non deve però stare lì nè ad aspettare nè a far nulla affinchè accada.
Accadrà tutto quando sarà il momento.
Deve solo continuare a crederci.
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