giovedì 19 febbraio 2015

LA NOSTRA FEDE È COME CENERE.

Condivido questa poesia Postata sul suo profilo Facebook da Don Enzo Morabito parroco della parrocchia di San Giovanni Battista a Sapri:



LA NOSTRA FEDE È COME CENERE.  
(Pie Charts)



Signore, la nostra fede è 
come cenere,
tiepida e inconsistente!

La nostra speranza è come cenere:
leggera e portata dal vento.

Il nostro sguardo è come la cenere:
grigio e spento.

Le nostre mani sono come 
la cenere:
quanta polvere!

La nostra comunità è come 
la cenere:
quanta dispersione!

Signore Dio nostro, ti ringraziamo
perché nel cammino 
di quaranta giorni
che oggi iniziamo,
il soffio del tuo Spirito
accende di nuovo il suo fuoco
che cova sotto le nostre ceneri.

Amen



"Ricordati che sei polvere ,
e in polvere tornerai ".

CRIMINI DI GUERRA IN UCRAINA. WWW.PANDORATV.IT


WWW.PANDORATV.IT


Cose che pochi conoscono perché nessuno racconta.

Dopo pochi minuti il filmato ricomincia con i sottotitoli in 
italiano.



UOMINI DELL’UNIONE EUROPEA, AVETE ACCETTATO L’UCRAINA TRA I PAESI EUROPEI, MA NON VEDETE COSA ACCADE? SIETE CIECHI?
PERCHÈ NON MANDATE LE VOSTRE MISSIONI NEL DONBASS, PERCHÈ NON VENITE A VEDERE?
NON ATTRAVERSO LE TELEVISIONI BUGIARDE, MA ATTRAVERSO LA REALTÀ.
GUARDATE QUESTO ACCADE IN EUROPA.
È POSSIBILE UN ORRORE DEL GENERE IN EUROPA?
È GIÀ ACCADUTO IN SERBIA, IN YUGOSLAVIA E ORA STA ACCADENDO IN UCRAINA.
IO VOGLIO RINGRAZIARE I GIORNALISTI CHE STANNO LAVORANDO IN QUESTA ZONA DI GUERRA (SLAVIANSK)

VOGLIO RINGRAZIARE QUELLI CHE STANNO DICENDO LA VERITÀ.
A DIFFERENZA DI QUELLI CHE DICONO CHE QUESTA È UNA OPERAZIONE ANTITERRORISMO
SONO COSÌ CODARDI CHE NON HANNO IL CORAGGIO DI AMMETTERE CHE QUI C’È IN CORSO UNA GUERRA
QUESTA È UNA GUERRA CIVILE CONTRO LA PROPRIA GENTE
E POI, A NOME DELLE MADRI E DI TUTTA LA NOSTRA GENTE, VOGLIO RINGRAZIARE IL FOTOGRAFO ITALIANO UCCISO .
UN VERO GIORNALISTA.
GRAZIE A VOI GIORNALISTI E TRADUTTORI RUSSI PERCHÈ A RISCHIO DELLA VITA STATE MOSTRANDO
ALL’EUROPA E AL MONDO INTERO QUALE È LA VERITÀ

NEANCHE I TEDESCHI HANNO FATTO QUELLO CHE STANNO FACENDO LORO
NON HANNO PIETÀ NEMMENO PER I BAMBINI, NON HANNO PIETÀ PER NESSUNO.

TUTTI I TELEGIORNALI UCRAINI VORREBBERO FAR CREDEE CHE QUI SIAMO TUTTI TERRORISTI.
SÌ, ANCHE I BAMBINI E IVECCHI, E ALLORA LI AMMAZZANO TUTTI.
DOMANDA: LEI SA CHE AL MOMENTO, MOLTI CANALI UCRAINI SOSTENGONO CHE SONO I SEPARATISTI STESSI A BOMBARDARE LUGANSK

RISPOSTA: ADESSO LE DIRÒ UN COSA. MIA FIGLIA È NELLA GUARDIA NAZIONALE (DELLA REPUBBLICA DEL DONBASS)
A MIO FIGLIO NON L’HO LASCIATO ANDARE PERCHÈ HO PAURA
LUI NON RIUSCIREBBE A SPARARE, NON È DA LUI.
E LORO STANNO LÌ, STANNO LÌ SOPRA. SONO ME, SONO TE…
MIA FIGLIA POTREBBE MAI BOMBARDARMI? È UN’IDIOZIA

Dopo aver distrutto le nostre terre, espongono i cartelli con la scritta “QUI NON SI VENDONO I PRODOTTI DELLA TERRA DEI FUOCHI”.

Dopo aver distrutto le nostre terre, espongono i cartelli con la scritta “QUI NON SI VENDONO I PRODOTTI DELLA TERRA DEI FUOCHI”.

Certamente maledire non è cristiano, ma cosa mai si può dire oggi, quando anche il governo, pur sapendo, non fa nulla per porre rimedio?
Anzi: i fondi stanziati per il eruppero del territorio li dirotta per l’Expo, altra buffonata mediatica che mette in risalto il qualunquismo, il pressapochismi e la nullità di uno stato che non ha alcun peso nell’economia dell’Europa.
Ancora non si rendono conto che l’equilibrio di cui godiamo è dovuto alla posizione geografica dell'Itaglia all’interno del mediterraneo.

Riporto da "Lettera 43 - quotidiano online indipendente"
Andare al Link per l'articolo completo di Enzo Ciaccio.

Stralcio da: "LA STRAGE SILENZIOSA."


"Una strage silenziosa e continua. I decessi per cancro sono aumentati del 47% nelle terre fra Napoli e Caserta, inquinate dai rifiuti tossici sotterrati anche dalle aziende del Nord, uno dei business più redditizi della camorra. Come ha confermato in un'intervista choc a SkyTg24 il boss pentito Carmine Schiavone.
Un’emergenza straziante e sotto gli occhi di tutti. Eppure, il registro regionale dei tumori continua a restare nei cassetti della Giunta regionale. «Finora si è perso solo un sacco di tempo», dice a Lettera43.it Maurizio Montella, epidemiologo dell’istituto oncologico Pascale di Napoli. «Faccio parte di un comitato scientifico che in otto mesi, invece di attivare il registro tumori in Campania, si è riunito solo due o tre volte senza combinare nulla»."

Campania, lo scandalo del registro tumori inesistente

L'inquinamento continua a uccidere. Ma la Regione non lo documenta.

http://www.lettera43.it/cronaca/campania-lo-scandalo-del-registro-tumori-inesistente_43675107264.htm

lunedì 16 febbraio 2015

EDITORIALE FONDAZIONE IL GIGLIO. VERITÀ DELLA STORIA : LA LEGGENDA DELLA PIZZA MARGHERITA.


Liberamente tratto dall'articolo presentato su 



con l'unico scopo di diffondere la notizia e il sito al quale è possibile inviare richiesta per ricevere la newsletter periodica.


Ma la famosa pizza con pomodoro, basilico e mozzarella fu davvero creata in onore della regina Margherita, moglie di Umberto I re d’Italia in visita a Napoli nell’estate del 1889....

....oppure è un’altra delle tante leggende metropolitane che mirano oltre che a nascondere la verità storica anche la necessità di dimostrare l'approvazione da parte del popolo napoletano nei confronti di una dinastìa di sovrani che hanno distrutto e depredato il Regno delle due Sicilie con inganno e ferocia?
E questo a soli 28 anni dai quei tragici eventi?

Scrive Matilde Serao in “Il ventre di Napoli nel 1884: 

«Vi sono anche, per la notte, dei garzoni che portano sulla testa un grande scudo convesso di stagno (…) e girano per vicoli e danno un grido speciale, dicendo che la pizza ce l’hanno col pomidoro e l’aglio, con la mozzarella e con le alici salate» 
(Matilde Serao, Il Ventre di Napoli, cfr. Adriano Gallina Editore, Napoli 2007, p. 49).

E inoltre aggiunge Antonio Mattozzi autore di un saggio sui locali della pizza ed i suoi produttori tra ‘700 ed ‘800 a Napoli che il testo della Serao [è] «l’ennesima conferma che il tipo di pizza che sarà chiamata “margherita” esisteva già prima della sua presunta data di nascita, che risale a molti decenni prima del 1889» 
(Antonio Mattozzi, Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaioli tra Sette e Ottocento, Slow Food Editore, Bra CN 2009, p. 25). 

Come viene riportato nell’articolo pubblicato da “Editoriale Il Giglio” che è possibile leggere integralmente cliccando in questo punto:

“Nel 1866 Emmanuele Rocco scriveva: «Le pizze più ordinarie, dette coll’aglio e l’oglio, hanno per condimento l’olio, e sopra vi si sparge, oltre il sale, l’origano e spicchi d’aglio trinciati minutamente.
Altre sono coperte di formaggio grattugiato e condite collo strutto, e allora vi si pone disopra qualche foglia di basilico.
Alle prime spesso si aggiunge del pesce minuto; alle seconde delle sottili fette di mozzarella»
(in Francesco De Bourcard, Usi e costumi di Napoli e contorni, [Gaetano Nobile, Napoli 1857-66] rist. Longanesi, Milano 1955, pp. 751-752).

Le sottili liste di mozzarella probabilmente richiamano il fiore che ha dato il nome a questa varietà di pizza.



giovedì 5 febbraio 2015

Chiov'!

Chiove!
Me so’ scetato scuntroso stammatina
chissà pecchè…
guardo fore ‘a fenesta
sta’ chiuvenno
sarrà pe’ chesto ca me sento strammo
Areto 'e lastre appizzo ll'uocchie...
…scenne chell'acqua fina-fina..
chella ca' pare ca nun se vere....
chella ca' quanno arriva ncuollo
nun te n'adduone ca te staie nfunnenno...
chella ca' te fa dicere:
ma veramente sta chiuvenno?

…e overamente chiove....!

sì: sta chiuvenno!
caccio 'a capa fore 'a fenesta....
voglio essere sicuro!
strano....
miezo ’a via pare ca niusciuno 
se nn'ha addunato
manco n’ ‘umbrello apierto….!
...nisciuno ca sarrepara….!
 …e pe’ tramente chiove…!
oggi c’èva sta' 'o sole...
…cumm'é ca’ chiove !?

sento ca’ me vene ‘ncuollo
…e me se ‘nfonno ‘a faccia...
me vene ‘mmocca e sento ch’è salata..

…aizo 'a capa e vec o...
… nunn'é pioggia chella ca sta scennenno ‘a cielo…
…cheste so' lacreme....!