Quel general manager mi rispose sorridendo alla maniera di chi intenda sottolineare nell’altro una ignoranza palese e irrecuperabile, che ero in errore non avendo io alcuna nozione di storia e conoscenza di quel di cui parlavo.
Quel general manager, lombardo di non saprei bene quale estrazione sociale, che si fregia di un titolo di studio esemplificativo piuttosto che motivato, altro non ha fatto che manifestare la presunzione di chi é prevenuto nei confronti di quella parte di Italia che di fatto é quella che ha civilizzato il Nord della penisola.
Non palesarne l’identità, né esemplificare apertamente quel che ne penso come persona e come uomo: non ha alcuna importanza sapere chi esso sia, essendo il suo un pensiero simile a quello di tanti altri.
Nulla dissi allora per evitarmi problemi, e ancora oggi ritengo superfluo meglio il significarlo.
Non credo a pare mio però di averlo offeso nell'esemplificare la considerazione che ne ho di lui seppure lasciandolo incognito, sentendomi io libero di contro di poter esprimere il mio parere a riguardo di quel che un qualcuno, chiunqu’esso sia, abbia detto, scritto, o imposto in funzione di un suo ruolo, al di lá di ogni ragionevole correttezza e logica.
Questo la premessa a quanto più in avanti, avendo io reperito navigando in rete, riporterò oppure ho già riportato.
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