Max Hastings - Catastrofe 1914. L'Europa in guerra.
Vado alla pagina delle Epigrafi e mi colpisce questa che sottolinea un passo prelevato da
Field Marshal Sir Henry Wilson: A Political Soldier, pagina 80 di Keith Jeffrey.
Eccolo:
'Nel 1910, quando era comandante della scuola per ufficiali di stato maggiore dell'esercito britannico, il brigadier generale Henry Wilson affermò che una guerra in Europa era probabile, e sostenne che la scelta più prudente, per la Gran Bretagna, era allearsi con la Francia contro i tedeschi.
Uno degli studenti si permise di obiettare, dicendo che solo "un'inconcepibile stupidità da parte dei politici" avrebbe potuto scatenare un conflitto generalizzato.
Wilson reagii con determinazione: "Ah! Ah! Ah! Un inconcepibile stupidità e proprio quella che avrete".
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Quella che prima dell'avvento della "seconda guerra mondiale" era definita "La grande guerra".
Forse si pensava che da quella esperienza giammai sarebbe accaduto un ripetersi di un qualcosa di quel genere.
Ma l'uomo si sa, non fa tesoro delle sue esperienze.
Pensa sempre che all'altro non sia riuscito un qualcosa perché incapace, inadatto o per aver aver commesso un qualche banalissimo errore: "A me non succederà che! Io riuscirò dove lui ha fallito!"
Infatti c'è chi sta a considerare che a quella che è poi stata la seconda ce ne possa essere una terza: questa volta definitiva.
Nel frattempo di promuovere guerre non si è mai smesso: nessuno che si sia fermato un momento a pensare che nessuna di queste, ancora oggi che si continuano a commettere eccidi e stragi dappertutto nel nome di una non si sa bene quale divinità, abbia avuto mai un vincitore ma solo ed esclusivamente dei vinti.
Dedico continuamente più di un pensiero al mio Nonno materno Federico Buccino, Colonnello Maggiore del Regio Esercito, Cavaliere di Vittorio Veneto decorato con con croce di merito al valore.
Sto cercando tra le carte e i documenti che ha conservato e che dopo tanti anni mi sono giunte ancora in buona parte leggibili, di trovare quelli che possano partecipare all'evento.
Ha combattuto a Caporetto ritornando anche lui tra i superstiti di quella battaglia.
Uno dei sette figli di una famiglia di terra di Puglia: Torre Maggiore.
E un pensiero costante dedico a tutti i suoi commilitoni, l'attendente, e a coloro che erano al comando del battaglione di cui faceva parte.
Lui uno dei tanti meridionali andati a combattere per una nazione diventata lo zimbello d'Europa grazie a un presidente del consiglio cabarettista, e poi regalata da un presidente della repubblica finto comunista a un giocoliere che con quel cabarettista si produce continuamente in sketch di dubbia qualità.
Il mio Nonno materno, Lui che come tanti meridionali dal 1860 in poi, hanno combattuto in difesa e per le ragioni di un Re discendente dalla stessa dinastia di regnanti che quel meridione hanno invaso, saccheggiato, distrutto e vilipeso privando della loro identità intere popolazioni.
Una terra che era un Regno fiorente diventato "Sud" di uno stato ormai svuotato delle ragioni della sua esistenza autonoma governato da persone insensate e irresponsabili.
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