martedì 6 gennaio 2009

Pensieri serali

Sempre più spesso si vive con lo stesso spirito di quando in auto, dopo aver percorso cinquanta chilometri, siamo certi che mancandone ancora 50 all’arrivo sicuramente li percorreremo qualunque cosa possa accaderci per via. Ingorgo, traffico, sosta per il caffè, neve, gelo…incidenti… ovviamente di altri.
Perché non può essere possibile diversamente; non è pensabile che non sia così.
Poi d’un tratto, e senza alcun preavviso, al cinquantesimo chilometro siamo belli e che arrivati.
Avevamo sbagliato i calcoli? Strada? …I conti…?
Tutto è possibile.. magari scopriamo anche di non essere stati i soli, a trovarci a destinazione avendo fatto minor strada…
Per chi avrà percorso ogni chilometro come se fosse stato l’ultimo, sarà quello colui che effettivamente sarà giunto alla meta.
…tutti gli altri si saran fermati soltanto a metà, pur essendo giunti alla fine della via…

domenica 4 gennaio 2009

Ferrovie Italia: ogni giorno una nuova. Mai termine al peggio…

Sono sempre più convinto che una delle ragioni del degrado dei servizi primari, sia stata la loro presunta privatizzazione.
Le Ferrovie Italia, sono sempre più scadenti come peggio a mio avviso non si potrebbe.

Oggi, 4 Gennaio 2009; è domenica; giorno di festa, quindi presumibilmente giorno in cui potrebbe evidenziarsi una maggiore movimentazione da e per le città confinanti – Napoli e Salerno - e per le loro più immediate periferie. Senza contare le percorrenze interregionali lunghe.

Pompei. Siamo in Campania, in provincia di Napoli. Censimento 2001: numero abitanti residenti 25.751.

Tra decessi, nuove nascite, trasferimenti da e per, dopo otto anni il numero potrebbe ancora essere abbastanza attendibile.

Un numero ritengo di tutto rispetto.
Dicevo oggi 4 Gennaio 2009, domenica. In una giornata di questo tipo, il numero – tra residenti, pellegrini, gitanti ed altri – aumenta considerevolmente.
Non tutti viaggiano in auto, ovviamente.

Scrivevo Pompei: dal punto di vista ferroviario un centro di smistamento di una certa importanza, vista la quantità e qualità di treni che operano fermate per i collegamenti tra il Sud ed il Nord dell’Italia.
In considerazione della giornata festiva, l’unica garanzia di movimentazione anche per brevi spostamenti sono proprio i treni di Ferrovie Italia.

Biglietteria della Stazione Ferroviaria di Pompei: mi occorrono i biglietti non altrimenti acquistabili; si tratta di biglietti regionali; di fascia, e quindi non disponibili attraverso il sito internet.
Sono le 19:00: l’orario, per quanto mi è dato conoscere, è senz’altro giusto. La chiusura degli sportelli è prevista alle ore 20:30.

Un breve cartello dinanzi al vetro comunica che il “giorno 4 Gennaio 2009 l’orario per la vendita dei biglietti è previsto dalle ore 06:40 sino alle ore 13:30”.
Ovviamente “sono spiacenti” di non poter soddisfare la mia esigenza.
Non solo la mia: a scoprire l’avviso in quel frangente eravamo un bel po’. Tutti a dover prendere un treno.
Come potevo essere io avvisato di questo? Impossibile che altrimenti recandomi alla biglietteria per acquistare “i biglietti” per la partenza.

Accanto alla biglietteria, la tabaccheria che opera all’interno dei locali della stazione ferroviaria.
Sono biglietti regionali, di “fascia” come si sogliono definire, e quindi “dovrebbero” essere disponibili anche lì.
Infatti lo sarebbero, se ci fossero.
Sono terminati!

Partire lo stesso? E poi? Come giustificare i biglietti di cui non sono in possesso?
I cosiddetti “Capotreno” altro non vedono che cogliere l’occasione per “vestirsi d’autorità”!
Ci mancherebbe anche di pagare anche la multa per una responsabilità non mia.

Possibile che chi gestisce la stazione ferroviaria di Pompei non abbia organizzato la funzionalità del servizio, in modo tale da gestire i turni in per assicurare un servizio fondamentale?
Possibile che non si sia neanche preoccupato che la tabaccheria che opera all’interno della stazione fosse fornita di un numero adeguato di biglietti, per soddisfare le esigenze dell’utenza alla quale viene dato, in cambio di un costo esagerato, anche un pessimo servizio?
Chi non ha mai viaggiato su di un regionale a lunga percorrenza? La sporcizia dei sedili, dei finestrini, la mancanza di funzionalità dei servizi di climatizzazione…?
Chi inoltre può dire di essere mai arrivato in orario viaggiando con un regionale a lunga percorrenza?

Mi vergogno sempre più di vivere in questo Stato; evidentemente questo è quello che ci meritiamo!
D’altronde quale esempio ne viene dall’alto se non quello che l’unico a valere è l’interesse privato e personale al di sopra di tutto e di tutti?
Anche alla stazione ferroviaria di Pompei hanno tutti capito ed imparato come si fa.

Chi può s’arrangi. Nel frattempo io e la mia signora abbiamo dovuto rinunciare alla partenza.
Grazie Responsabile della Stazione Ferroviaria di Pompei, per averci manifestato la tua inadeguatezza all’emergenza!