domenica 13 luglio 2008

Di nuovo il referendum

Chi governa uno stato è l'espressione del popolo che lo ha votato.

Se questo è uno dei principi di una democrazia, e se l'Italia è un paese democratico come dice di essere, questo è un principio che vale anche per chi ne è il suo popolo.

Se un altro dei principi della democrazia stabilisce che a governare sia colui che è stato eletto dalla metà più uno degli aventi diritto al voto, per rispetto a questa metà, l'altra, quella metà meno uno degli aventi diritto al voto, ha l'obbligo di accettare il risultato.

Perchè dunque tanto accanimento nei confronti di Berlusconi e compagni, laddove la sua presenza quale primo ministro, è il risultato dell'espressione della maggioranza del popolo, che in lui si è riconosciuta.

In lui ed in quelli che lo contornano.

Non ho votato Berlusconi e nemmeno lo voterò mai, ma devo accettare ob torto collo che oltre la metà dei miei connazionali si identificano in lui.

In quello che è stato, in quello che è, che ha fatto, in quello che pensa, in ciò che pensa di fare.

A mio avviso è inutile che si urli ora allo scandalo, sia l'opposizione di pseudocentrosinistra che quella di finto centro.

Opposizioni che fino ad oggi hanno accettato che andasse avanti chi non ha mai cercato di nascondere le sue intenzioni ed il suo modo di interpretare la gestione della cosa pubblica.

Passato lo scoglio del primo scandalo, quello “Originale”, ormai è necessario, fa d'uopo, accettare silenziosamente, passivamente tutto il resto.

Lo scandalo “Originale” è stato quello di consentire che si candidasse a primo cittadino della Repubblica colui al quale oggi, dopo un bel po' di tempo dalla sua elezione, e dopo reiterati tentativi di accordi andati a mal partito, si imputano azioni e cose che erano già note prima.

A questo punto il “premier” & C. hanno perfettamente ragione: se si è deciso che potessero governare, ora è necessario che li si lasci fare.

Inutile stare a scandalizzarsi per cose che si conoscevano anche prima.

Oltre tutto essendoci stata una esperienza precedente, non si può nemmeno avere a propria giustificazione la sorpresa o l'inganno.

Non è oggi che l'attuale primo ministro non dovrebbe poter governare.

Non gli si sarebbe giammai consentito di potersi candidare.

Se l'ha fatto, e se è stato financo eletto, allora vuol dire che tutto gli è concesso.

Anche farsi le leggi ad personam.

Perchè così vuole la maggiopranza degli italiani.

Una maggioranza che testimoniando la propria incompetenza a decidere chi debba governarla, stabilisce ipso facto che a decidere siano altri.

E questi altri oggi sono il Partito della Libertà.

Quale libertà, da chi e da cosa, e sopratutto di poter fare cosa, è chiaro già da anni.

Non aggiungiamo la beffa al danno.

Si è accettato passivamente che avrebbe potuto far tutto quello che si sapeva e capiva avrebbe fatto?

Beh ora che lo si lasci fare.

Evidentemente la dose di vaccino non è stata sufficiente.

Ne occorre un'altra.

I referendum dunque andavano fatti prima.

Probabilmente si sarebbero persi, visto come sono andate le cose.

Visto anche che chi lo ha votato ha deciso tra due opzioni:

  1. so chi è e che cosa ha fatto, che cosa potrebbe fare, cosa certamente farà e lo voto lo stesso perchè mi conviene.

  2. non credo assolutamente a quello che si dice su di lui, sono tutte calunnie. Quindi lo voto.

Chi non ha visto, o pure avendo visto ha accettato, continuerà a non vedere e ad accettare.

Il referendum di oggi, quello che vuole Di Pietro, persona pur stimatissima ed intelligente, è solo una perdita di tempo e danaro.

Per i prossimi cinque anni le cose non cambieranno.

Piuttosto che continuare a viverli come la sinistra - centrista o meno che sia - ci ha fatto vivere questi ultimi sei anni e poco più, viviamoli così come vengono. Continuare a contestare non servirebbe a far altro che a radicare nelle persone la convinzione di una condizione di martire in cui il desso si crogiola di farsi ritenere.

D'altronde mi chiedo dove sta la “sinistra” che può contrastare il Popolo della libertà, visto che sino ad ora è stata proprio la “sinistra” a convalidarne l'ascesa al potere?


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