domenica 19 gennaio 2014

Pompei: primo Gennaio 2014, deposizione della corona di fiori sulla statua della Madonna.

Il primo Gennaio di ogni anno a Pompei si compie un rito.


Con una scala aerea che la raggiunge, il corpo dei vigili del fuoco, due di loro in rappresentanza per tutti gli altri, depongono una corona di fiori sulla statua della Madonna che troneggia sulla cima del Santuario.
L’orario della cerimonia è quello canonico delle 12: al suono delle campane la scala si innalza e al momento della deposizione è un tripudio di sirene: pompieri, carabinieri, polizia stradale, polizia municipale.
Il tutto accompagnato da un vigoroso battere di mani degli astanti che sonnacchiosamente assistono.

Una festa che in considerazione anche del periodo in cui si svolge e sopratutto della presenza di turisti, pellegrini o meno che siano perché tutti meritano o almeno meriterebbero rispetto, la cittadina che si vanta di essere un “Comune d’Europa” dovrebbe presentarsi in forma smagliante e lustra.

Invece queste che seguono sono le immagini della fontana antistante la Basilica: un vero tripudio di immondizia e porcherie, molte delle quali sembrano essere lì da più giorni.
Magari a quelle presenti già da prima si sono aggiunte le risultanze dei bagordi del 31 dicembre appena trascorso.
Non è una novità: almeno oggi manca l’acqua che trasforma la vasca in un putridume schiumoso quasi nauseabondo.


Nella vasca decine di uccelli cercano di piluccare quel che trovano di commestibile, 



mentre bambini senza alcun controllo dei genitori rincorrono i volatili per farli scappar via, facendoli bersaglio di tappi di bottiglie di spumante trovati in terra: tra le sparute erbe del prato e l’interno della vasca stessa.
Vedendo le tante persone sedute sul bordo senza alcuna protezione, mi chiedo se tutto ciò è normale o c’è una carenza di controlli a riguardo la sicurezza.
D’altronde anche quando nella vasca c’è l’acqua sono in tanti tra adulti e bambini che stan seduti o a giocare sui bordi che potrebbero cascarvi dentro!

…e le autorità?
Beh, come loro abitudine chiacchierano tra di loro, parlano al telefono, intrattengono rapporti sociali con i cittadini e non si preoccupano assolutamente del degrado e dello sfacelo che li coinvolge.



Tutti tirati a lustro, si pavoneggiano in giro nei loro abiti da cerimonia mentre tutto intorno frana.

Il sindaco? gli assessori? 
....e il Cardinale? come può sopportare questo sfacelo e questa disattenzione senza provvedervi lui direttamente, o facendo sentire la sua voce!?

Primo Gennaio 2014: a Pompei il nuovo anno comincia mostrando di sé una ottima immagine!

Cui prodest? Chissà!

mercoledì 1 gennaio 2014

Esercizi della memoria.

Suora, e che vi devo dire?
E voi mi state facendo una domanda un pochettino difficile perchè mo' è passato troppo tempo!

Io mi ricordo che prima era una scuola elementare privata che ogni anno mi facevano fare l'esame per andare alla classe che veniva dopo.
L'esame ce lo faceva il papà della maestra che anche se ero piccolo a me mi piaceva assai-assai!

Poi dopo che abbiamo cambiato casa la scuola che stava più vicino anche se stava un pochettino lontano, ma ci andavo a piedi che mi accompagnava mamma mia e quando pioveva mi metteva le soprascarpe che così non mi bagnavo i piedi, non era privata.

Io mi ricordo che una maestra si chiamava Wanda De Falco, e che mio papà la conosceva perché ci era morto il marito e si era accontentata di andare alla scuola elementare perchè doveva lavorare che aveva bisogno di guadagnare per vivere, e alla scuola media non c'erano posti.

Di un altro maestro io mi ricordo che si chiamava il maestro Augelletta.

A me mi pareva un maestro buono e molto gentile anche se ci aveva un nome un poco strano, e mi ricordo che era anche un poco triste perchè teneva un figlio che però era morto.

Suora, quando che stavo a questa scuola elementare mi pareva che era quasi un cimitero!
E che, a tutti i maestri ci moriva qualcuno?
Meno male che poi non ci sono andato più!

Il maestro Augelletta si mangiava sempre le caramelle quelle piccole che sono di liquirizia; io le vedevo che erano un pochettino rotonde.

Lui si prendeva senza farsi vedere - ma io però lo vedevo lo stesso - una caramellla dalla tasca della giacca, e poi faceva come se la spremeva come si fa quando con il tubo del dentifricio ci dobbiamo lavare i denti, e la caramella usciva dall'altra parte e con la mano se la metteva in bocca.

Suora io la matematica non ci capivo niente e nemmeno mi piaceva, però tenevo sempre un buon voto perchè quando facevamo il compito in classe io copiavo dal mio amico che stava dentro al banco vicino a me.
Suora! io copiavo sempre perché non mi facevo vedere dal maestro Augelletta! perché se non copiavo mi metteva un brutto voto! perché io il compito non lo sapevo fare!

Suora! io me lo ricordo che poi a casa, io il problema non ci capivo niente e non lo sapevo fare, e mamma diceva "Ma questo mastro è proprio scemo! Questo la matematica non la capisce proprio! Come fa questo maestro che ci mette sempre sette e otto?"

E quando poi che ci parlava con il maestro Augelletta quello poverino diceva a mamma "Signora ma che vi posso dire? Quello il bambino il problema lo sa fare. Io lo metto pure da solo per non farlo copiare, e io lo vedo che non copia! Che ci posso fare? Veramente non ci capisco proprio perché a scuola è bravo e a casa no!"

Suora, che risate! 
Il maestro Augelletta a me mi faceva anche un pochettino pena perchè mentre lui stava che scriveva il problema alla lavagna e non mi aveva ancora spostato il banco, io dicevo all'amico mio, che me lo ricordo ancora che si chiamava con un nome strano che era Maurizio Jurassic, e che mi pare che si scriveva proprio cosi perchè la mamma si era sposata a un signore che forse non era di Napoli ma che stava sempre sulla nave e non ci stava mai a casa e la mamma era alta-alta e secca-secca, insomma io ci dicevo "Ah, e questo compito è troppo facile! Si capisce subito come si deve fare!"

Suora! lui sì che era bravo in matematica! però era anche un pochettino scemo perchè subito diceva "È vero! È facilissimo! Si deve fare così, così, così!" 
E mi diceva tutto come si doveva fare e io poi quando il maestro Augelletta mi spostava che non potevo più copiare o parlare con Maurizio Jurassic che mi pare si scrive proprio così, a me che me ne importava? 
E quello mi aveva detto già tutto e io facevo tutte le cose che mi aveva detto e il maestro Augelletta non ci capiva più niente!

Suora! però io non lo sapevo che non lo dovevo fare questo, perchè io poi quando sono andato alla scuola della prima media che ero stato promosso, ci stava una maestra di matematica che ci dava il compito uno per uno e io il primo compito non ho saputo fare proprio niente!

Suora! voi non ve lo potete immaginare che voto mi ha dato che quando che poi sono andato a casa io non ho detto niente e mi sono tenuto nascosto il voto; che a mia mamma ce l'ha poi detto un mio amico che si chiamava Gilberto ed era grassissimo e faceva sempre i dispetti!
Una volta ci siamo anche bisticciati fuori alla scuola!

Suora! quella la maestra di matematica mi ha messo proprio "zero spaccato"!
Con la penna rossa!

Suora! come mi sono spaventato che io me la ricordo ancora che si chiamava Italia Lauro.
Suora! e chi se lo dimentica il nome di quella maestra! 
E pure lo Zero!

Suora! io però mi sono stancato un pochettino, mi posso andare a mettere nella mia camera che mi sdraio pure un poco sopra al letto che mi pare proprio che mi voglio addormentare?

Poi un'altra domanda me la domandate domani.
Suora! ma perchè volete sapere tutte queste cose mie?