domenica 6 giugno 2010

Il momento non poteva essere più propizio.

Il momento non poteva essere più propizio.

Ora ci imbottiranno la testa di pallone. Alla radio hanno già cominciato.

Alcune televisioni private anche.

La RAI a breve.

Tra qualche giorno si comincia, e non ci sarà più bisogno d'altro per riempire le pagine dei giornali e le cronache dei notiziari.

Spariranno la crisi, la manovra economica, la legge bavaglio.

I tagli alla scuola, alle forze di polizia, alla magistratura, all'università; il precariato, i licenziamenti, la cassa integrazione.

Tutto questo sarà sostituito dalle infinite, solite, banali, inutili, stupide dissertazioni su partite, giocatori, schemi di gioco, allenatori e chi più ne ha più ne metta.

Come sempre i giornali sportivi vedranno incrementare le loro venditre in maniera esorbitante.

Per questo governo sarà com avere a disposizione uno Scudo fiscale delle leggi.

Nessuno si accorgerà di niente di quello che verrà approvato sotto silenzio e senza colpo ferire.

Il "Calcio" in Italia è una specie di vasellina di popolo.

Tutti pronti ad accettare qualsiasi cosa per una vittoria!

La "gente normale" non avrà più niente da seguire né in TV né in Radio. Fortunatamente la "gente normale" è abituata già da tempo a seguire poco le trasmissioni televisive; smettere del tutto non sarà poi così difficile; la "gente normale" è abituata a trascorrere le serate tra amici a parlare di cose meno idiote che non il calcio; ad andare al cinema o a leggere.

Radio e televisione saranno preda della malattia preda dell'italiano: il Calcio.

Non quello medio. Dire medio soprattutto in questo periodo sarebbe riduttivo: in queste occasioni l'"italiano medio" viene sostituito dall'"italiano di massa".

Idiota come al solito sì, ma durante il periodo dei mondiali particolarmente esagerato.

Sono già terminati gli unici programmi che fornivano una informazione. Abbastanza violentata, ma non troppo; già senza i mondiali saremmo stati preda di una forma di disinformazione generalizzata; ora la "cricca" ha davvero campo libero per muoversi e agire come meglio crede.

Una specie di Banda Bassotti alle prese con la più fortunata delle situazioni: porte e finestre della casa aperte mentre gli abitanti sono in vacanza.

Da una parte elogerà le avventure della nazionale e dall'altra ad agire nel minor breve tempo possibile.

Nella capacità di questa squadra di andare avanti nel torneo infatti, non ci crede nessuno.

E non voglia mai il cielo la squadra in maglia azzurra passi il primo turno o addirittura il secondo!

Sarebbe davvero la fine.