domenica 16 dicembre 2007

Trasferta di lavoro

Il vantaggio dei brutti. Stamani mi trovo a far colazione in una posizione strategica: sono di fianco alla porta d'ingresso. Chi entra in sala mi passa dinanzi.

I soliti gruppi. Già ieri sera a cena la solita cagnara. Stranamente non ci sono giapponesi. I giapponesi li trovo dappertutto. Questa volta no. Non ne vedo nessuno. In compenso ci sono i tedeschi. Tanti. Brutti. Bruttissimi. Uno più inguardabile dell'altro. Mi passano davanti uno per uno. Riempiono i tavoli di chiasso, bevande, cornetti, prosciutto, formaggi. Quelli di oggi si preparano alla partenza. Raggiungeranno un'altra meta dove portare le loro orripilanti figure. Li trovo davvero spaventosi. Non se ne salva nessuno. La gran parte di loro sono brutti ed anziani; ogni tanto salta fuori qualcuno che sembra essere più giovane: bruttissimi anche quelli!

Un bel po' di loro grassi, altri grassissimi. Le donne hanno un fondoschiena enorme; i maschi si fanno particolarmente notare per il loro stomaco a forma di palloncino. L'impressione é che qualcuno si preoccupi di farli andare in giro per salvare l'immagine del paese. Forse gli pagano anche il viaggio purché se ne stiano lontani. Chissá...!

Io non trovo nessuno che mi paghi una vacanza; in nessun posto.
Al più trasferta di lavoro. Ma si sa, non è una vacanza, quella.

La sfortuna di essere belli.