giovedì 5 ottobre 2006

Ad un papà buono come il pane, generoso come la terra, sereno nella sofferenza così come lo era nella vita.
Non un addio, ma la voglia di un arrivederci.
A presto, a tardi: chissà!
La vita sembra essere lunga e trascorrere a fatica, ma al momento della fine sembra essere volata nello spazio di tempo che lampo nel cielo.

Ciao papà!
Nelle mie orecchie risuona ancora quel tuo
“Resta un altro poco, non te ne andare ancora!”
Per una volta che ho provato a dire anche io la stessa frase, non m’hai aspettato.
Ora che sei scappato via senza un saluto, mi lasci accesa nell’animo la volontà di credere che tutto ciò non accada invano, ma sia la conclusione di un disegno divino seppure difficilmente comprensibile che prosegue oltre la vita terrena,
e la paura di non ritrovarti più.
Questo più d’altra cosa ora m’angoscia l’animo.
Si è figlio per sempre, ed un figlio ha per sempre bisogno del suo papà!
Anche tu papà, non lasciare solo il figlio tuo!